Durante la stagione underground Tonino De Bernardi si propose di raccontare "quello che vedeva" e -se possibile – salvare se stesso ed il suo mondo per mezzo della sua stessa opera. De Bernardi racconta al poeta Valentino Zeichen e ad un giovane amico cinephile – Fulvio Baglivi – che in quei lontani anni '60 volle fare un cinema che "lo accompagnasse nel vivere"… Un modo semplice e diretto per vedere il particolarissimo modo di operare di questo regista insolito e geniale.